Nazione: Regno Unito

I cavi a nastro e le loro applicazioni

I cavi a nastro mono- e multicolore trovano impiego tra l’altro nei collegamenti fissi all’interno di dispositivi di telecomunicazioni o nei sistemi elettronici di comando di macchinari.

Cavi telefonici in pratica

Questi cavi sono usati non solo nelle telecomunicazioni, ma anche per le chiamate telefoniche standard dove si utilizza la quantità tipica di fili.

Collegamenti saldati

I collegamenti saldati sono uno dei metodi più diffusi di connessione tra componenti metallici, realizzati mediante lega a basso punto di fusione.

Questo tipo di collegamento si utilizza per componenti fissi, posti all'interno dell'involucro del dispositivo, oppure per componenti su circuito stampato.

La saldatura si utilizza per fissare:

  • cavi ai contatti,
  • schermi,
  • radiatori
  • maniglie
  • altri grossi elementi meccanici

Saldatore di opportuna potenza

Per la realizzazione di collegamenti saldati è ovviamente necessario il saldatore. Nel caso di piccoli componenti elettronici sono sufficienti saldatori più piccoli, di 10-20 W di potenza. Per operare con componenti strutturali sono utili saldatori con elementi riscaldanti da 40-60 W, per la saldatura dei elementi di maggiori dimensioni la potenza dovrebbe raggiungere i 100 W.

Se la potenza del saldatore è troppo piccola si creano le cosiddette saldature fredde, non legate al substrato. Questo avviene perché la punta del saldatore si raffredda troppo rapidamente e il metallo fuso non riesce a bagnare bene la superficie. Tale collegamento è sensibile alle azioni meccaniche e dopo un certo tempo cede.

Collegamenti saldati
fig. 1. I fondenti per saldatura sono disponibili in forma di liquido, gel, paste e spray.

Lega saldante e flussante opportuni

Per la saldature sono necessari anche lega saldante e flussante. Per i piccoli componenti la lega saldante è di solito sotto forma di filo con diametro di 0,5-1 mm e contiene all'interno il flussante. I componenti più grandi si saldano con lega saldante in barre e il flussante viene aggiunto separatamente mediante immersione o viene apposto con un pennello.

Le leghe saldanti possono essere al piombo (Sn 60% e Pb 40%), con temperatura di fusione di circa 200 °C oppure senza piombo, a base di stagno con aggiunta di rame e argento, che fondono a temperatura più alta, di circa 225 °C.

Collegamenti saldati
fig. 2. I collegamenti saldati possono essere realizzati con una lega di piombo (a sinistra) ed una lega senza piombo (a destra). I collegamenti privi di piombo sono tipicamente opachi.

Le leghe saldanti al piombo sono lucide, mentre quelle senza piombo si possono riconoscere per la superficie opaca e ruvida.

Collegamento mediante saldatura

Nelle riparazioni bisogna utilizzare lo stesso tipo di lega saldante utilizzata originariamente. Nella produzione in serie di nuovi dispositivi sono obbligatorie le leghe senza piombo. In casi singoli e particolari è (ancora) possibile saldare utilizzando leghe al piombo, che con i saldatori manuali permettono i collegamenti migliori.

 


Vedi anche:


Riepilogo

Grazie alla saldatura (brasatura) è possibile facilmente collegare parti metalliche in rame, ottone o bronzo: è sufficiente la colofonia o i composti basati su di essa, che hanno il vantaggio di non dover essere rimossi. La saldatura con leghe di zinco, alluminio e acciaio richiede già l'uso di un flussante aggressivo sotto forma di pasta o liquido, basato su acidi organici. Tali flussanti devono essere rimossi dalla superficie di contatto (mediante lavaggio) altrimenti il collegamento è soggetto a corrosione